Sono risultati tutti negativi i passeggeri del primo volo Covid-tested di Alitalia. Come funziona e quali sono i vantaggi rispetto al volo ‘tradizionale’.
Si è concluso con successo il viaggio del primo volo Covid-tested Alitalia che è partito dal John Fitgerald Kennedy ed è atterrato all’aeroporto di Fiumicino intorno alle 8.00 di mattina del 9 dicembre.
È atterrato a Fiumicino il primo volo Covid-tested di Alitalia
Si tratta del primo dei tre voli settimanali sperimentali che andranno avanti fino al prossimo 15 febbraio. E non si esclude una proroga, ma molto dipenderà dalla situazione epidemiologica sia in Italia che negli Usa. La distribuzione del vaccino infatti potrebbe non rendere necessaria la conferma del progetto, decisamente complesso dal punto di vista burocratico.
Come funziona e quali sono i vantaggi per i passeggeri
Esattamente di cosa parliamo? I cento passeggeri che si sono imbarcati negli Stati Uniti sul volo Alitalia, quarantotto ore prima della partenza si sono sottoposti al test antigenico e hanno potuto prendere posto sul volo solo a fronte di esito negativo del test. Arrivati a Fiumicino, i passeggeri si sono sottoposti ad un secondo test per la ricerca del nuovo coronavirus. Il test è avvenuto direttamente presso i punti per il test rapido.
Il doppio controllo esenta i passeggeri dalla quarantena obbligatoria altrimenti necessari al momento dell’arrivo in Italia.
Si tratta evidentemente di un vantaggio notevole per i passeggeri dei voli Covid-tested, che quindi non devono rimanere chiusi nelle strutture preposte al momento dell’arrivo.
Come anticipato, la sperimentazione procederà fino al prossimo mese di febbraio, a quel punto si deciderà se prorogare la sperimentazione o se mettere fine al progetto. Magari per gli effetti delle prime vaccinazioni, che si spera possano migliorare la situazione in Italia e soprattutto negli Stati Uniti, travolti dall’onda del Covid.
